Sinossi
Come facciamo a dare spazio alle persone che soffrono? Questo film si immerge nel trauma della dipendenza e del recupero. Presenta la necessità di connettersi come una presa di corrente, una scintilla che è doloroso perdere e che è quasi impossibile condividere. Un telefono può squillare e un cavo può essere tagliato, ma come possiamo sederci accanto a coloro che amiamo, senza opporci ai loro desideri, anche se sono esattamente contrapposti ai nostri? La pellicola ci sfida a illuminare un intero soffitto per dare luce agli oscuri spazi della morte e resurrezione, permettendo alla semplice compassione di prendere il sopravvento. A trovare un momento per sederci di fronte a qualcuno e sussurrare sì, sono qui con te, ti vedo e ti accetto. Vincenzo è un malato terminale e confida nei farmaci per alleviare il suo dolore. Quando trova “Il Signor Acciaio”, il suo amato robot giocattolo di infanzia, Vincenzo ambisce a non essere più umano, così da smettere di provare dolore. Serena, sua moglie, è sconcertata dal comportamento sempre più assurdo del marito. E’ attraverso la forza dell’amore e della compassione che Serena dovrà trovare un senso nella follia, per arrivare a fare la cosa giusta.